Alla scuola primaria “A. Caponnetto” di Caltanissetta, l’Unione Italiana Ciechi incontra gli alunni in occasione della Giornata nazionale del braille
Venerdì, 24 febbraio, alla scuola primaria “A. Caponnetto”, il presidente dell’Unione Italiana Ciechi di Caltanissetta, dott. Alessandro Mosca, ha incontrato gli alunni delle classi quinte in occasione della Giornata nazionale del braille. Sono intervenuti anche alcuni suoi collaboratori: dott.ssa Francesca Panzica, insegnante e psicologa della sezione dell’U.I.C. di Caltanissetta; dott. Gioacchino Di Gloria, responsabile del centro di consulenza tiflodidattica di Agrigento; Maria Rosaria Ripollino, assistente sociale della sezione dell’U.I.C. di Caltanissetta; Fabrizio Geraci, proprietario del cane guida; Salvatore Mosca, componente del Consiglio territoriale dell’U.I.C. di Caltanissetta; i ragazzi del servizio civile.
Ad accoglierli era presente il dirigente prof. Maurizio Lomonaco che ha evidenziato il notevole lavoro svolto dall’Unione Italiana Ciechi, anche per il valore morale, sociale ed educativo che include.
Il presidente ha spiegato il motivo per il quale nel 2007 fu istituita la Giornata nazionale del braille che ricorre annualmente il 21 febbraio. Lo scopo è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica verso le persone non vedenti, in coincidenza con la Giornata mondiale della difesa dell’identità linguistica promossa dall’Unesco; infatti, questo sistema permette ai non vedenti di accedere al patrimonio letterario dell’umanità e consente una reale inclusione sociale e culturale.
Il presidente ha poi raccontato la storia di Louis Braille, nato in Francia nel 1809 e inventore dell’alfabeto braille usato in tutto il mondo che ha cambiato il modo di vivere delle persone con disabilità visiva.
La dott.ssa Panzica ha presentato agli alunni la bambola Braillina che in modo ludico aiuta i piccoli non vedenti ad apprendere e usare questo particolare codice di letto-scrittura. La bambola ha nel suo vestitino 6 bottoni che rappresentano i 6 punti dell’alfabeto braille e dalla cui diversa disposizione si ottengono i segni.
Sono stati presentati agli alunni che hanno partecipato con grande interesse, gli strumenti per scrivere e disegnare: la tavoletta Marsella, il dattilobraille e il piano in gomma. E’ stato mostrato anche un altro ausilio didattico per avviare alla letto-scrittura con percorsi per la stimolazione tattile e lo sviluppo sensoriale.
Gli alunni sono stati coinvolti in una sorta di gioco empatico: i ragazzi, per qualche istante, hanno immaginato di vivere le situazioni quotidiane come persone con disabilità visiva, al fine di capire come queste ultime affrontino e superino barriere di ogni tipo per svolgere in modo normale le attività di ogni giorno.
Gli alunni hanno chiesto quali sono i giochi per i non vedenti e sono stati mostrati carte da gioco siciliane con la scrittura in braille, legobraille e una palla sonora, a dimostrazione che con opportuni adattamenti tutti possiamo svolgere le stesse attività.
Alle numerose domande dei ragazzi su come i non vedenti riescano a svolgere le normali funzioni della quotidianità, gli operatori hanno parlato dell’uso di App fornite di sintesi vocale per riconoscere i soldi, per orientarsi, ecc…e per avere ogni forma di autonomia.
Interessante ed emozionante è stato il collegamento on line con uno studente universitario non vedente che pratica diverse discipline sportive; il racconto della sua esperienza è stata una significativa testimonianza di come la volontà e la determinazione possano vincere ogni limite. Gli alunni sono rimasti particolarmente colpiti e hanno posto molte domande.
A questo proposito, la referente per il sostegno e le insegnanti hanno informato i presenti che lunedì, giorno 27 febbraio, inizierà alla scuola primaria un progetto sportivo di Paraolimpiadi che attesta la sensibilità e l’attenzione che l’Istituto “A. Caponnetto” ha verso i bisogni e le potenzialità di tutti gli alunni.
Attraverso una dimostrazione, gli alunni hanno anche osservato le abilità di un cane guida addestrato a condurre i non vedenti con i quali si instaura un profondo rapporto di fiducia.
L’incontro ha permesso agli alunni di conoscere codici, strumenti e strategie utili per il superamento di barriere ambientali e culturali da parte delle persone non vedenti, ma ha anche e soprattutto dimostrato che la diversità è una risorsa che esprime varie potenzialità e capacità individuali perché ogni essere umano è unico ed è anche occasione di arricchimento per l’altro.